Il potere della mente e del pensiero
“Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive”. Questa è la definizione di mente dell’ Enciclopedia Treccani. Nessuno l’ha mai vista in un’autopsia, ma la maggior parte dei neuroscienziati sono concordi nel suddividerla in conscio, inconscio e subconscio creativo. Ciò detto è bene concentrarsi sull’unica parte della quale abbiamo il pieno controllo: il pensiero.
Pensieri e dialogo interiore
Possiamo considerare il nostro dialogo interiore come l’insieme di considerazioni, affermazioni, giudizi, aspettative, ricordi, valutazioni, che si attiva costantemente in risposta agli stimoli provenienti dell’ambiente esterno, o interno, sensazioni fisiche, pensieri. I pensieri, parte fondamentale del nostro dialogo interiore, sono collegati agli stati d’animo ed emozioni che proviamo quotidianamente. Quando sono negativi, lo stato d’animo coerente è triste, arrabbiato, preoccupato. Quando, invece, coltiviamo pensieri piacevoli, sperimentiamo uno stato d’animo fatto di gioia, contentezza, serenità.
BIAS cognitivi ( la mente mente )
Questo dialogo interiore fa parte della normale attività della mente che mette in atto una serie di distorsioni cognitive ( BIAS ) finalizzate a facilitare la navigazione attraverso gli eventi della vita nel modo che il nostro inconscio reputa più veloce, sicuro e funzionale per la nostra salute. Non si può evitare di essere “vittime” di queste strategie messe in atto dal nostro cervello inconscio per proteggerci, che rischiano, però, di provocare disagio e sofferenza impedendoci di esprimere noi stessi, sperimentare cose nuove e connetterci col mondo. Ci sono strategie più o meno efficaci per metterle in discussione e allentarne il giogo: molto efficaci ad esempio l’allenamento alla consapevolezza, il reframing (reincorniciamento/ristrutturazione) che permette di osservare la situazione da diversi punti di vista e di cambiare la maniera di porsi di fronte alle avversità della vita. Cambiando prospettiva o punto di vista con cui guardi alle cose, puoi trovare soluzioni e scorgere lati positivi inaspettati.
Le parole
L’evento in sé non cambia, può cambiare il tuo stato d’animo e farti stare meglio. Senz’altro l’uso di un linguaggio appropriato contribuisce fortemente nel bene come nel male, purtroppo, all’adattamento dello stato d’animo. Parole “alte” “luminose” “fluide” sono sicuramente da preferire nel nostro dialogo interiore. Le parole provocano reazioni chimiche nel nostro corpo e conseguente produzioni ormonali e di neurotrasmettitori. Possiamo decidere come ci vogliamo sentire cambiando il modo in cui parliamo agli altri e, soprattutto, a noi stessi, abbiamo il potere di creare la nostra realtà in una corrispondenza biunivoca mente/corpo.