Perchè la vita oggi comincia a 50 anni
Un cinquantenne o una cinquantenne oggi si sentono e sono ancora nel pieno della vita. Si curano di più e sono più sani di un tempo, hanno voglia di fare progetti e hanno stimoli e modi per passare il tempo. Oggi dire che la vita comincia a 50 anni non è più fantasia. Non esiste più la crisi di mezz’età come un tempo, incentrata, seppur in modi differenti, sull’invecchiamento. Per l’uomo il numero 50 indicava che la gioventù con il meglio della vita fosse passato, per le donne certificava il passaggio dall’età fertile a quella non più fertile con perdita di parte dell’identità e della femminilità. Fino agli anni ’90 queste erano tappe tradizionali, stereotipate, socialmente definite in modo rigido.
Anni ’90 il cambiamento
Come accennavo prima, i e le cinquantenni dei nostri giorni hanno beneficiato largamente della diffusione della tecnologia digitale che ha prolungato di molto la vita attiva adulta: aiuta l’attività fisica, le relazioni, i viaggi, la conoscenza, le idee. Tanto che molti adulti attuali si innamorano come adolescenti facendoci affermare senza tema di smentita che la vita comincia a 50 anni. I 50 anni sono l’occasione per dimostrare, agli altri e a sé stessi, quanto in forma vi si è arrivati.
La nuova “crisi di mezz’età”
Una volta la crisi di mezza età era un misto di depressione, pessimismo e disorientamento. Adesso può presentarsi una sorta di malessere, con disturbi psicosomatici, un senso di ansia al risveglio, scarsa motivazione e insoddisfazione. Non è un caso che negli ultimi 20 anni ci si rivolge più frequentemente allo psicoterapeuta o alla ricerca di nuove esperienze e interessi, spesso volti a conoscersi meglio e a trovare un miglior equilibrio. E proprio lo psicoterapeuta fornisce una diversa chiave di lettura chiamando in causa Dante Alighieri e il suo ritrovarsi nella Divina Commedia “in una selva oscura, nel mezzo del cammino della sua vita” in cui egli si sentiva smarrito perché i consueti riferimenti culturali, politici, sociali, religiosi, ma anche interiori non lo aiutavano più nel suo percorso di vita.
Il cambiamento
Ed ecco una volta di più che si testimonia che la vita comincia a 50 anni. Perché serve un cambiamento profondo per affrontare la perdita delle certezze, il disorientamento e la paura per una fase ignota che ci aspetta e di cui non sappiamo nulla, Questi ultimi anni hanno portato uno sconvolgimento profondo delle nostre presunte certezze. La pandemia prima e la guerra vicino a casa ora che ci ha coinvolto in pieno. Naturale pensare a tutto ciò come la nostra “selva oscura”.